Padova, 16 Dicembre 2023
Nella suggestiva cornice della Sala Paladin del Comune di Padova, l’Associazione Calabresi Veneto ha tenuto un evento di fine anno che ha lasciato un’impronta indelebile nei cuori di chi ha avuto il privilegio di partecipare.
Il momento culturale che ha avviato la kermesse di fine anno la presentazione del libro fotografico di Eliana Godino, intitolato “Ritratti del Sud. Storie, Volti ed Eccellenze di Calabria”. Le immagini catturate dall’obiettivo di Godino hanno saputo trasmettere la bellezza autentica della Calabria, raccontando storie di vita, volti memorabili ed eccellenze che fanno onore a questa terra ricca di tradizioni.
Dal calciatore Gennaro Gattuso al giornalista Arcangelo Badolati, a Santo Versace, per citare i nomi di alcuni dei tanti personaggi protagonisti delle video-interviste proiettate in sala, la scrittrice-fotografa ha esaltato la resilienza e la determinazione di 35 calabresi illustri, che con il proprio lavoro hanno trasmesso e continuano a trasmettere speranza e positività alla propria terra e ai tanti calabresi lontani da casa.
La presenza di illustri ospiti ha contribuito a rendere l’evento ancora più speciale.
La Chef stellata Caterina Ceraudo, una delle pochissime donne italiane insignite del prestigioso riconoscimento della Guida Michelin con il ristorante Dattilo a Strongoli (KR) e oggi protagonista in Veneto presso il prestigioso Golf Club Padova a Valsanzibio, che con la sua passione e determinazione ha dimostrato come anche in una terra difficile come la Calabria “niente è impossibile”.
E ancora, il ritorno del Grande Maestro Orafo Gerardo Sacco, socio onorario dell’Associazione, fortemente commosso dell’accoglienza riservata e di aver contribuito alla realizzazione del libro fotografico, intuendo la bontà del progetto e la grandiosità del messaggio sotteso.
A seguire, la Sala Rossini del Caffè Pedrocchi è stata teatro di una straordinaria cena dedicata ai prodotti tipici calabresi. I vini pregiati della cantina Spadafora hanno deliziato i palati degli ospiti, accompagnati dalle eccellenze di Calabria Prestia e dai piatti unici del Caffè Pedrocchi
Il torrone IGP di Bagnara Calabra dalle molteplici essenze, il tartufo artigianale Typical South, il panettone firmato dalla chef stellata Caterina Ceraudo e l’amaro Milone, miglior amaro bitter del mondo 2022, hanno completato un menù che ha saputo esaltare i sapori autentici della Calabria.
Il momento clou della serata ha visto la consegna di un prestigioso riconoscimento al Dr. Antonino Calabrò, primario di Urologia presso la Ulss 6 Euganea, ora in pensione ma sempre attivo nell’ambito del volontariato, calabrese autentico e sempre vicino alle iniziative dell’Associazione.
Il Presidente Marco Ozzimo e il Direttivo associativo hanno voluto esprimere la loro gratitudine, consegnando al dottor Calabrò un’opera in argento creata appositamente e in unico esemplare dal Maestro Gerardo Sacco. Quest’opera, raffigurante le bellezze della Calabria e di Padova, ha voluto sottolineare il grande percorso professionale e umano del noto chirurgo, padovano di adozione ma sempre legato alle proprie origini e divenuto esempio di virtù e determinazione per tutti.
Nel corso della serata un altro importante momento dedicato alla solidarietà, insieme al vicesindaco di Padova Andrea Micalizzi e al vicepresidente della Provincia Daniele Canella.
Grazie alla generosità degli ospiti in sala e soprattutto di Gerardo Sacco che ha donato un’opera prestigiosa raffigurante le bellezze dell’ URBS PICTA, sono stati raccolti dei fondi per la Braccio di Ferro RFE Onlus che saranno impiegati per un progetto sociale in Calabria.
Infine il Presidente del Consiglio Comunale di Padova, Antonio Foresta e il vicesindaco Andrea Micalizzi hanno omaggiato Gerardo Sacco di una targa ricordo, a suggellare il legale di amicizia con la Città.
Il Presidente Ozzimo, facendo proprie le parole dell’Assessore Colasio, ha voluto sottolineare l’importanza delle iniziative promosse dall’Associazione Calabresi Veneto, i cui i valori identitari non mirano all’esaltazione fine a se stessa, col rischio di alzare muri distintivi, ma al contrario rappresentano il tentativo di gettare un ponte tra le diverse realtà, creando un importante crocevia culturale.