Il ricordo dell’associazione Calabresi Veneto

L’Associazione Calabresi Veneto si stringe al dolore dei familiari e dei tanti amici, per la prematura perdita del caro amico e socio Michele Condosta, che il destino beffardo lo ha voluto attendere nella sua, nella nostra, Calabria.
Michele era socio sin dalla nascita dell’Associazione, ma prima ancora era un amico, un grande amico, di quelli preziosi e introvabili, un uomo d’altri tempi la cui profondità d’animo era pari alla sua semplicità e umiltà.
Cresciuto nel piccolo paesino Arbereshe di San Nicola dell’Alto (KR), Michele si trasferì a Padova per gli studi universitari in ingegneria. Già dal primo anno dovette affrontare la prematura perdita del padre, portandosi sulle spalle non solo gli impegni di studio ma anche quelli familiari, nella sua Calabria, in quelle terre che amava dal profondo e che negli anni ha migliorato, portando frutti, tenendosi al passo coi tempi dell’agricoltura moderna. Completò gli studi con il massimo dei voti, trovando immediatamente un impiego presso la Moretto Spa di Massanzago, nel settore industria e ricerca, per poi essere assunto con un importante ruolo dirigenziale presso la Danieli & C. Officine Meccaniche, in Friuli, che lo ha portato a viaggiare in tutto il mondo, seguendo in prima persona la progettazione e lo sviluppo di imponenti impianti siderurgici. Nell’ultimo periodo, per stare più vicino alla famiglia, lavorava presso la G.I. Industrial Holding di Rivignano Teor.
Michele ha saputo coniugare il suo essere calabrese nella realtà veneta, è stato un autentico ambasciatore della nostra terra, dei sentimenti profondi che essa esprime, li ha divulgati, impressi nella mente di ogni suo conoscente o amico coi i suoi gesti e le sue gentili e pacate parole; ha fatto suoi i valori della realtà veneta, che gli ha aperto pensieri e visioni inimmaginabili, portandolo a raggiungere vette importanti nella sua professione e non solo. Critico severo e giusto, onesto e moralmente incorruttibile, restio ai compromessi di comodo, mai una parola fuori posto. La sua vita è stata un’autentica testimonianza di sinergie culturali votate all’incontro e alla condivisione del Bene, senza ideologie, distanze, luoghi comuni.
Invitato a partecipare attivamente nella nostra associazione per la sua competenza e il suo attaccamento alle comuni radici, Michele ha onestamente riconosciuto il poco tempo a disposizione, ma non ha fatto mancare il proprio apporto morale e la sua presenza agli eventi. Sentiva il dovere di partecipare ad un progetto che condivideva dal profondo del cuore, spronandoci a fare sempre meglio, ci conosceva e aveva fiducia in qualsiasi cosa avessimo in mente di fare, perchè noi eravamo la sua Calabria, la terra che ha sempre amato, nel Veneto che ha sempre rispettato e ammirato.
Non mancava nulla a Michele, lavoratore di successo, padre amorevole di due figli, marito encomiabile, amico sincero di tutti……gli mancava solo la sua amata Calabria, il riscatto di una terra mai dimenticata, il suo paesino inerpicato tra le colline che declinava come il paese più bello del mondo, le terre arse e incolte desiderose d’amore, di passione e presenza dopo la desertificazione giovanile; nel poco tempo a disposizione era sempre lì, ad accudirle e a chi lo criticava per questa sua strana passione rispondeva con i versi della canzone di Rino Gaetano : ” se mai qualcuno capirà…..sarà senz’altro un altro come me” ( ad esempio a me piace il Sud ).
Addio Michele, hai lasciato un segno indelebile in tutti noi che porteremo sempre nel cuore, il tuo pensiero sarà per noi stimolo e forza per realizzare i tuoi sogni……non finirà così, con il solo ricordo….è una promessa.

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